BOLOGNA – Chi sono, come sono fatte, che vite e che sogni hanno le lesbiche? Ce lo fa scoprire il festival internazionale di cinema lesbico Some prefer cake, giunto all’ottava edizione, in programma presso il Nuovo Cinema Nosadella, da domani al 21 settembre. Organizzato da Fuoricampo Lesbian Group, con la direzione artistica di Luki Massa e Marta Bencich, il festival quest’anno ha il volto di Ruby Rose, modella, attrice e Vj per Mtv Australia, che si è dichiarata lesbica a 12 anni e che ha fatto della sua vita un inno alla visibilità.

Il film di apertura è Les Adieux à la reine, di Benoit Jacquot, che vede una Maria Antonietta impegnata, nel luglio 1789, a pianificare la propria fuga insieme alla sua favorita, la duchessa di Polignac. In cartellone 46 opere, tra cui 10 lungometraggi, 13 documentari, 23 corti, con diverse prime visioni e un’attenzione particolare alle biografie di lesbiche e donne eccezionali, che hanno segnato la cultura degli ultimi 50 anni. Sugli schermi bolognesi nei prossimi giorni si alterneranno le storie di Violette Leduc, l’autrice francese di opere come Therese e Isabelle e La bastarda, di Alice Walker, la prima donna afroamericana ad aver vinto il premio Pulitzer con Il colore viola, della coreografa newyorkese Elizabeth streb, di Tove Jansson, la scrittrice e illustratrice finlandese madre dei Mumin, e molte altre.

L’edizione 2014 è dedicata a Audre Lorde, scrittrice afro-caraibica che amava rappresentarsi come “nera, lesbica, femminista, guerriera, poeta, madre”, e non è un caso: proprio quest’anno, infatti, sono stati pubblicati per la prima volta in italiano alcuni dei suoi numerosi scritti. Potrà essere un’occasione in cui anche il grande pubblico italiano conoscerà finalmente questa pensatrice. “Abbiamo due libri importantissimi tradotti -ha sottolineato Luki Massa- Zami. Così riscrivo il mio nome. Una biomitografia, che verranno a presentare la docente universitaria Liana Borghi e la traduttrice Grazia Di Canio, e Sorella Outsider, un’antologia di scritti politici, di cui parleremo insieme alla scrittrice e traduttrice Margherita Giacobino”.

Molte le ospiti internazionali previste che, come ha sottolineato Massa, “coprono diverse età: Thérèse Clerc, a cui è dedicato il documentario Rebel Menopause di Adele Tulli, è una signora di 85 anni che, dopo una vita complessa, è ora sposata con una donna e ha creato il centro Baba Yaga, dedicato alle donne anziane, mentre le protagoniste del film di Monika Treut Girls, horses, sono giovanissime”. La rappresentazione di età diverse delle lesbiche si sposa con una caratteristica costitutiva di Some prefer cake: creare comunità intorno e oltre alle alle opere artistiche proposte. E infatti lesbiche da tutta Italia arrivano ogni anno a Bologna per godersi una completa immersione nella socialità, nelle presentazioni di libri, nelle mostre, nell’ormai tradizionale party del sabato sera. Per sentirsi, insomma, per qualche giorno almeno al centro e non un tema marginale o “socialmente sensibile”, come continua ad accadere nei nostri media nonostante la superficiale retorica del politicamente corretto.