Sembrerà strano, nonostante viviamo nei tempi dei reality show e dei social network, ma in Emilia-Romagna cresce la domanda di spettacoli di danza, ma allo stesso tempo scarseggiano residenze e spazi prova. Per rispondere a questa esigenza, nasce H(abita)t, un’iniziativa promossa dall’Associazione Culturale Danza Urbana insieme alla Provincia per sviluppare una rete informale che supporti la produzione e la ricerca artistica delle compagnie del territorio attraverso l’offerta di residenze e spazi prova. L’iniziativa vuole inoltre offrire una programmazione più diffusa di attività laboratoriali e spettacolari, grazie al coinvolgimento degli artisti ospiti.
L’iniziativa è stata presentata oggi nella Sala Rossa della Provincia di Bologna dall’assessore provinciale alla Cultura, Istruzione, Formazione, Lavoro, Giuseppe De Biasi e dal presidente dell’Associazione Danza Urbana, coordinamento attività della rete, Massimo Carosi. In questa fase di avvio il progetto riunisce sette soggetti, sia pubblici (Comuni di Budrio, Monzuno e Vergato), sia privati (Associazione Culturale Crexida, Associazione Culturale Danza Urbana, Associazione Leggere Strutture, Centro Mousikè,), che nel corso dell’anno accoglieranno nei propri spazi gli artisti in residenze produttive o attività di ricerca artistica. Il progetto culturale è nato da un percorso di co-progettazione sviluppato a partire dal 2010 da operatori culturali, compagnie professionali di danza e istituzioni locali.
Dal “Report 2008/2009 sulle attività di produzione e programmazione della danza contemporanea e di ricerca in Emilia-Romagna”, redatto dalla Rete Anticorpi, è emersa la carenza di spazi di produzione per la danza sull’intero territorio provinciale di Bologna, a fronte di un terzo di compagnie professionali e giovani della regione, qui residenti. Allo stesso tempo, i dati dell’Osservatorio Regionale dello Spettacolo, condotti nel 2010 con il metodo del focus-group, hanno indicato una forte domanda di attività e spettacoli di danza a Bologna, a cui non corrispondeva un’offerta adeguata e commisurata alle aspettative del pubblico, tanto da indurlo a una notevole mobilità. I dati Siae-Istat registrano un incremento costante di spettatori per la danza, in contro-tendenza rispetto agli altri ambiti dello spettacolo, ma un limitato numero di recite di danza programmate.
Le difficoltà che le compagnie del territorio incontrano nella produzione e nella diffusione delle loro creazioni non hanno finora consentito loro di intercettare e soddisfare in modo adeguato la domanda crescente. H(abita)t vuole dare risposta a queste due esigenze, costituendo una rete informale, che avrà come principale attività il supporto alla produzione e alla ricerca artistica delle compagnie del territorio attraverso l’offerta di residenze e spazi prova. Vuole, inoltre, offrire una programmazione più diffusa di attività laboratoriali e spettacolari, grazie al coinvolgimento degli artisti ospiti.
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per diffondere la danza in città”