“Giovani, niente start up. Meglio che vi ingegniate su come fare soldi. Prendete i camerieri dei miei locali: loro guadagnano 4-5 mila euro al mese esentasse di mance e per questo sono sempre sorridenti ”. Torna a far discutere questa esternazione fatta da Flavio Briatore all’università Bocconi di Milano. L’ex team manager di Formula 1 e proprietario di alcuni locali alla moda come il Billionaire a Porto Cervo in Sardegna, il Lion in the Sun a Malindi in Kenya e il Twiga a Marina di Pietrasanta in Versilia, ha suggerito agli studenti bocconiani di non perdersi troppo dietro gli studi, e non disdegnare lavori più umili.
Mauro Di Benedetto, lo studente che ha invitato Briatore ad intervenire nell’università meneghina, frena però le polemiche: “Ero con lui quando ha pronunciato quelle parole che – frase di rito – erano inserite in un contesto più ampio e chiaramente estrapolate hanno un significato che può sembrare negativo, ma l’insegnamento che Briatore ha cercato di lasciare e che non tutti potranno fare i manager, ma ci sarà bisogno anche di altre figure professionali, magari di minore prestigio ma assolutamente remunerative”.
Infatti il discorso dell’ex team manager della Renault prosegue: “Magari, so che qui non dovrei dirlo, mollate anche l’Università se pensate che la vostra idea sia una buona idea. E per rischiare sulla vostra buona idea non aspettate di avere 85 anni, buttatevi nella giungla che c’è fuori quando ne avete al massimo 28 o 30 di anni. E difendete quella idea se ci credete”.
Briatore non è nuovo ad uscite provocatorie come questa, e il fatto che lo abbia fatto nel tempio dell’istruzione italiana non deve stupire, solo un anno fa il tycoon di casa nostra apriva a un sostegno a Matteo Renzi: “E’ uno open minded, che ascolta e recepisce. Non facciamo chiacchiere, siamo uomini del fare, tutti e due. Io ho sempre ottenuto risultati, ho vinto 7 mondiali e do lavoro a un sacco di gente. Al contrario: Quelli che odiano me e la gente come me non voterebbero comunque Matteo Renzi. Sono le vecchie mummie della sinistra vera. Invece il sindaco può pescare tra l’elettorato sia di Grillo si di Berlusconi”. Salvo fare retromarcia subito dopo: “Non lo appoggio, e non mi iscriverei al Pd per lui, le mie sono solo provocazioni”.
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