Anche gli azzurri Martina Grimaldi e Marco Orsi all’annuale cerimonia con cui il Circolo Nuoto Uisp bolognese premia i suoi atleti per i loro risultati stagionali.
Lei, classe 1988, detiene il titolo mondiale sui 25 km, conquistato nelle acque di Barcellona lo scorso luglio, ha vinto la medaglia di bronzo sui 10 km alle Olimpiadi di Londra 2012 ed è campionessa italiana in carica su tutte e tre le distanze di fondo (5, 10 e 25 km). È stata anche premiata dalla Lega Europea di Nuoto come atleta dell’anno 2013 per il fondo e ha cominciato la nuova stagione vincendo l’oro sui 10 km alla coppa del mondo in Messico. Lui, 23enne budriese, ha conquistato il metallo più prezioso dei 50m stile libero agli ultimi Giochi del Mediterraneo, mentre nella staffetta 4x100m stile libero ha ottenuto un oro (sempre ai Giochi del Mediterraneo), un bronzo (ai mondiali indoor di Istanbul) e la finale iridata a Barcellona.
Due campioni, entrambi in forza alle Fiamme Oro, che sono cresciuti nell’ambiente Uisp bolognese e che, anche una volta diventati professionisti, ne hanno conservato il legame mantenendo il tesseramento con il Circolo Nuoto. «Praticare sporti in un ambiente così ti dà disciplina e ti forgia nel carattere», afferma la Grimaldi, che può essere considerata a tutti gli effetti un’ambasciatrice dello sport pulito, essendo sostenitrice della pagina twitter “I am doping free” fondata da Filippo Magnini. Orsi, dal canto suo, sottolinea l’importanza della missione educativa dell’ente di promozione sportiva. E ricorda sorridendo le sue prime bracciate nella città natale: «A cinque anni – racconta – mia mamma mi buttò letteralmente in acqua in una piscina di Budrio, perché ero un bambino troppo agitato per rimanere a casa. Poi a otto anni ho iniziato l’attività agonistica nel Record Nuoto Club, proseguendo negli anni successivi col Circolo Nuoto Uisp».
La premiazione del Circolo Nuoto ha offerto anche l’occasione per gli interventi e le riflessioni delle autorità sportive. Il presidente regionale dell’Uisp, Mauro Rozzi, insiste sul tema etico. «Ho ascoltato le parole del ct della Nazionale di calcio Cesare Prandelli, che in riferimento alla convocazione dei 42 giocatori per lo stage pre-mondiale ha rimarcato necessità di sottoscrivere un codice etico, perché tutti possano essere dei buoni rappresentanti dello Stivale in Brasile. Per fortuna nel nostro ente non c’è bisogno di ricordare a nessuno come ci si comporta». Si concentra invece sul tema dell’impiantistica, da sempre tema delicato a Bologna, l’assessore provinciale allo sport Marco Pondrelli: «La sfida del prossimo futuro sarà di fare di più con meno risorse. Per questo, sarà opportuno programmare gli interventi con lungimiranza, chiedendosi come sarà la città tra 15-20 anni, che importanza vorrà dare alle politiche sportive e come le strutture possano essere economicamente sostenibili. Mi sento inoltre di incoraggiare alla sinergia tra i comuni e tra le realtà locali (soprattutto in ottica del piano strategico metropolitano), superando il “campanilismo italico”».
Martina Grimaldi: «Sostengo “I am doping free” su Twitter»
Marco Orsi: «A cinque anni mia mamma mi buttò in vasca»
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