Un estate piovosa, fredda e adesso la vendemmia. Dopo tre mesi mai così instabili in Romagna a fine agosto si è incominciato a vendemmiare. La produzione di vino attesa è in calo rispetto all’anno scorso. Il 2013, infatti, era stata un’annata molto positiva per le vigne, mentre quest’anno si stima una produzione del 10% in meno. Con questi dati l’Emilia Romagna si avvia comunque a essere, per il terzo anno consecutivo, la seconda regione italiana più produttiva, dopo il Veneto. In campo resta però ancora l’80% delle uve e quindi molto dipenderà da come sarà il tempo nelle prossime settimane. «Se il miglioramento meteo di questi giorni si confermerà anche nei prossimi giorni – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni- avremo livelli qualitativi più che buoni».
La vendemmia quest’anno è iniziata un po’ più tardi rispetto alle altre estati, più calde e siccitose. In aiuto arriveranno preso 3,8 milioni attraverso un bando che scade il 29 settembre. Il bando permetterà ai viticoltori della regione di fare investimenti per il rinnovo dei vigneti , la modernizzazione delle cantine e la promozione sui mercati esteri. La Regione sta anche lavorando sulle denominazioni: «Abbiamo fortemente sostenuto – ha detto Rabboni – il rafforzamento delle Doc (denominazione di origine controllata) e Igt (indicazione geografica tipica) territoriali».
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Ma la produzione di vino è in calo”