«La richiesta di archiviazione presentata dalla Procura in merito alla posizione di Stefano Bonaccini è una splendida notizia». L’esultanza arriva dall’ormai unico sfidante del segretario regionale del Pd, alle primarie di sabato prossimo, Roberto Balzani. «Adesso, uno di noi due sarà con molta probabilità presidente della Regione. Un motivo in più per votare il 28 settembre e per conoscere meglio i candidati e i loro programmi».

Non si fa attendere il commento su Facebook del segretario provinciale Pd Raffaele Donini: «Ritengo Stefano una persona onesta, trasparente e sobria. E ho continuamente espresso piena fiducia nella magistratura». Ma a gioire senz’altro più di Balzani e Donini è, ovviamente, lo stesso Bonaccini. Lo spettro di un suo coinvolgimento diretto nelle indagini della Procura di Bologna sulle “spese pazze” in via Aldo Moro va ormai dissolvendosi: «Sono sempre stato convinto di aver fornito gli elementi utili a chiarire tutti i profili oggetto di accertamento e fiducioso nell’operato della magistratura. Sono sicuramente molto soddisfatto della richiesta di archiviazione, che dimostra il pieno convincimento da parte degli stessi organi inquirenti dell’assoluta regolarità e correttezza dei miei comportamenti», fa sapere sulle pagine dei social network.

«Adelante, Stefano», commenta su Twitter il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini. Ora, se il Gip accetterà la richiesta firmata dai pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari, il nome del maggior candidato dem alla guida dell’Emilia Romagna sarà definitivamente cancellato dal registro delle notizie di reato. Preferisce tenere a bada l’entusiasmo non lasciandosi andare ad alcun commento, invece, il legale di Bonaccini Vittorio Manes. Che nei giorni scorsi aveva accompagnato il suo assistito in Procura per l’interrogatorio davanti agli inquirenti. In quell’occasione, erano stati contestati al consigliere modenese circa 4mila euro di spese illecite.