«Mi hanno rubato gioielli per un valore di 100mila euro». La richiesta di aiuto arriva alla polizia da una signora bolognese di 76 anni, residente in viale Pepoli. La vittima è stata raggirata da una donna sulla cinquantina, accento bolognese, aspetto curato e fare accomodante.
Si è presentata all’anziana signora ieri pomeriggio intorno alle 18, suonando al suo campanello e descrivendosi come incaricata di quartiere per presentare ai pensionati delle agevolazioni. Questa, in particolare, le avrebbe permesso di guadagnare fino a 800 euro.
Insistendo dicendole che la scadenza per ottenere il beneficio era prossima, la truffatrice riesce ad entrare a casa della vittima. Una volta in casa, inizia un’accurata messa in scena durante la quale la donna si dimostra «premurosa e attenta – racconta l’anziana alla polizia – continuava a chiedermi come mi sentissi, se stessi bene, si è persino offerta di misurarmi la pressione».
Come se non bastasse, la cinquantenne ha finto di telefonare alla commercialista della vittima, rimproverandola di non aver presentato la possibilità di risparmio alla sua cliente e poi, al titolare della banca dove l’anziana è correntista. A questo punto arriva anche l’offerta di aprire gratuitamente una cassetta di sicurezza alla filiale dove la donna avrebbe potuto custodire tutti i suoi gioielli, ma per questo è fondamentale «verificare la grandezza delle custodie e degli astucci che contengono le gioie».
Le donne, insieme, mettono tutti i gioielli in una busta di tela, poi la truffatrice dice all’anziana di lasciare la borsa sopra al tavolo della sala fino alle 11 del mattino dopo, quando sarebbe tornata a prenderla.
Con la sicurezza che i gioielli sono tutti lì, sul tavolo, la messa in scena può proseguire: la truffatrice spinge la sua vittima in bagno perché, come le aveva promesso, vuole misurarle la pressione. Quindi apre l’acqua del rubinetto e le chiede di aspettarla lì un momento. Naturalmente la donna sparisce con la borsa di gioielli.
L’unica speranza per le indagini è legata al fatto che la cinquantenne, durante tutto il tempo trascorso in casa dell’anziana, non ha mai indossato guanti.