Sgomberati dalla Digos due appartamenti di uno stabile in via Carracci, appartenente all’Acer (Associazione Comunale Edilizia Residenziale) e occupato da una decina di giorni da sostenitori anarchici. Nove di questi sono stati denunciati per invasione di edificio e danneggiamento e cinque sono stati portati subito in questura per le foto segnaletiche. Tutti quanti sono legati all’Aula C della facoltà di Scienze politiche, occupata ormai da decenni dagli attivisti di area anarchica.
L’Acer aveva segnalato l’occupazione degli appartamenti in seguito alle lamentele degli altri residenti, esasperati da urla e schiamazzi. Oltre alla denuncia già ricevuta, i nove militanti potrebbero essere chiamati a rispondere anche di furto di energia elettrica, nel caso i controlli della polizia rilevino la presenza di allacci abusivi. All’esterno della palazzina sgomberata, altri quindici anarchici hanno organizzato un presidio e si sono poi diretti verso la Questura. Nel frattempo, in corrispondenza della rotonda tra le vie Barbieri e Gobetti, la strada veniva sbarrata con i cassonetti dell’immondizia, provocando rallentamenti al traffico.
È probabile che le manifestazioni degli attivisti proseguano nei prossimi giorni, dato che il 31 marzo è attesa la sentenza del processo “Fuoriluogo” che coinvolge 21 anarchici, accusati di associazione a delinquere. Il fascicolo era stato aperto il 31 maggio 2012, dopo due anni di indagini condotte dal pm Morena Plazzi e dalla Digos. Secondo gli inquirenti, il circolo Fuoriluogo aaffiancava alle campagne pubbliche, con presidi e manifestazioni, azioni più violente, dai danneggiamenti agli attentati. Tra questi ricordiamo episodi di danneggiamenti a banche e il raid incendiario di via San Donato dell’estate del 2009.