Un primo ministro sul palco di piazza Medaglie d’oro, a commemorare le 85 vittime della strage del 2 agosto 1980, non si vede da decenni. Matteo Renzi potrebbe essere l’uomo giusto per riconciliare la città con le istituzioni, nella giornata più difficile, una ferita che non si rimargina nonostante siano passati 34 anni. Troppe verità nascoste, molte ombre e nessun mandante della strage, per chi quel giorno perse un padre, un figlio, un parente. O anche solo il sonno e la speranza di una vita normale, dopo una strage che lasciò a terra anche duecento feriti.
«Renzi sul palco del 2 Agosto è un’ipotesi molto bella e interessante. Chi meglio del presidente del Consiglio potrebbe prendere impegni chiari sulle tante questioni ancora aperte? Chi non vorrebbe averlo il 2 Agosto a Bologna?» Così Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione delle vittime della strage alla stazione, all’ipotesi che il presidente del consiglio risponda all’invito che, come consuetudine, il Comune di Bologna invia a tutte le massime cariche istituzionali a partecipare alla commemorazione dell’anniversario. Bolognesi parla anche di “contatti informali” in tal senso col presidente del Consiglio. Le lettere di invito sono partite ma ancora non c’è una risposta da Roma. Come avviene di solito la certezza sulle presenze istituzionali alla commemorazione ci sarà solo a ridosso della celebrazione. Qualche mese fa, ricorda Bolognesi, aveva affrontato l’argomento con il premier: «Gli avevo detto che ci sarebbe piaciuto averlo a Bologna per ricordare la strage e lui mi aveva detto che sarebbe stato molto bello e che si sarebbe visto poi». Ora che però è partito l’invito il presidente dell’associazione dei familiari spera. A partire dal 2010, dopo le feroci contestazioni a Sandro Bondi dell’anno prima (all’epoca ministro dei Beni culturali nel governo Berlusconi), per evitare di rovinare le manifestazioni, l’organizzazione aveva deciso di non far parlare il ministro dal palco sul piazzale davanti alla stazione. L’anno scorso però da Roma arrivò il presidente della Camera, Laura Boldrini, il cui discorso fu accolto da applausi.